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Roma parla Cinema

Roma è un set cinematografico a cielo aperto. Luogo prescelto di un numero indefinito di pellicole, il cinema ha contribuito ad aumentare la sua stessa fama. Scopri le location dei film che sono stati girati nelle sue vie e nei suoi luoghi più iconici con Loquis. - Scarica l"app Loquis per iOS e Android.

society & culture places & travel

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Fantasmi al Quadraro

Roma parla Cinema ·

2018/02/26

L'anziano Principe Annibale di Roviano vive solitario nell'antico palazzo di famiglia sito nel centro storico di Roma, in placida coabitazione con un gruppo di fantasmi. Questi sono tutti membri della sua famiglia e, come precisato dallo stesso principe, sono tutti morti di morte violenta. Nessuno può vederli, se non in punto di morte, e pur non avendoli mai visti il principe è l'unico a dirsi sicuro della loro presenza. Il film del 1961 diretto da Antonio Pietrangeli vantava un cast

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L'Urlo di Chen al Colosseo

Roma parla Cinema ·

2018/02/26

L'urlo di Chèn terrorizza anche l'occidente è un film del 1972 scritto, diretto, interpretato e coprodotto da Bruce Lee. Tra gli altri interpreti, nel cast spicca l'allora esordiente attore Chuck Norris. La trama vede Chen arrivare a Roma da Hong Kong per aiutare uno zio di famiglia, la cui nipote ha aperto un ristorante insieme a un gruppo di amici che, oltre al loro lavoro abituale, studiano anche il karate. Il ristorante suscita l'interesse della mafia locale, che intende trasformarlo in una

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Amore Tossico all'Acquedotto Alessandrino

Roma parla Cinema ·

2018/02/26

Amore tossico è un film del 1983 diretto da Claudio Caligari. Tema centrale della pellicola è la dipendenza dall'eroina che afflisse molti giovani negli anni ottanta. Particolarità del film, invece, è quella di avere come attori protagonisti persone realmente eroinomani o che comunque avevano avuto un passato di tossicodipendenza. In una sequenza vediamo Loredana incontrare il pusher all’Acquedotto Alessandrino, location riconoscibilissima per via delle riprese dei resti dell’omonimo acquedotto

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Un Amore tossico a Ostia

Roma parla Cinema ·

2018/02/26

Siamo sulla scalinata della Chiesa di Regina Pacis, in Corso Regina Maria Pia a Ostia. I giardinetti circostanti sono stati a lungo un punto di aggregazione di tossici anche nella realtà e sono inevitabilmente rientrati anche tra le location del film Amore Tossico. Qui vediamo due protagonisti, Roberto detto Ciòpper e Michela, acquistare una dose da una prostituta per poi essere raggiunti da Cesare che mette in guardia la ragazza dal rischio di “prendere una sòla”. Come per tutto il film, anche in

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Amore tossico e il gelato a Piazza dei Ravennati

Roma parla Cinema ·

2018/02/26

L'eroina e Ostia sono le due protagoniste assolute di Amore Tossico, il film di Caligari sul mondo della dipendenza dall’eroina negli anni Ottanta. Nella pellicola un gruppo di tossicodipendenti romani, trascorre la propria drammatica routine tra consumo degli stupefacenti, piccoli litigi, rapine e furti commessi per procurarsi la dose quotidiana, uniti alla fioca speranza di poter cambiare vita e di disintossicarsi. La loro vita prosegue quindi ripetitiva, senza un futuro apparente o un evento che

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Amore tossico all'idroscalo

Roma parla Cinema ·

2018/02/26

Spinto da intenti sociologici e artistici, nel 1983 Claudio Caligari dirige Amore Tossico: una pellicola volutamente grottesca, tragicomica, verista, a tratti documentaristica, che riesce a descrivere, senza moralismi, il complesso e drammatico fenomeno della tossicodipendenza dall’eroina. Molte scene della pellicola sono girate a Ostia, immancabile quindi è l’Idroscalo. In una sequenza vediamo infatti uno dei protagonisti recarsi a casa della madre di un suo amico, che abitava proprio alle

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Io Ho Paura

Roma parla Cinema ·

2018/02/26

“Io ho paura”, è il più bel film realizzato da Damiano Damiani all'infuori dei suoi famosi e notevoli film sulla mafia. Questo è appunto il vero capolavoro, con Gian Maria Volonté poliziotto dalle umili origini e fedele al proprio dovere, che scopre la corruzione e comincia a vivere oppresso da un grande timore, “una grande paura” per la propria vita, sotto la pesante cappa di piombo del 1977 romano. Viene assassinato davanti al cinema Aureo, che a quei tempi si trovava all'incrocio tra via delle

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Un caffè per piacere, Paisà

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2018/02/26

Paisà è un film a episodi del 1946 diretto da Roberto Rossellini. Seconda pellicola della Trilogia della guerra antifascista, è considerato una delle vette del cinema neorealista italiano. Girato con attori prevalentemente non-professionisti, il film rievoca l'avanzata delle truppe alleate dalla Sicilia al Nord Italia. È costituito da 6 episodi: Sicilia, Napoli, Roma, Firenze, Appennino Emiliano, Porto Tolle. È stato candidato ai Premi Oscar 1950 per la migliore sceneggiatura originale. A Roma,

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Sciuscià a Piazza Campitelli

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2018/02/26

Considerato uno dei capolavori del neorealismo italiano e prima pellicola ad aggiudicarsi il Premio Oscar al miglior film in lingua straniera, Sciuscià è un film del 1946 diretto da Vittorio De Sica. La trama racconta la difficile vita e sopravvivenza dei bambini nel complicato dopoguerra. I due giovani protagonisti, alla loro prima esperienza davanti la macchina da presa, furono letteralmente presi dalla strada per girare il film. Per uno dei due fu anche l’inizio di una lunga carriera di attore

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Lustrascarpe a Via Veneto

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2018/02/26

Sciuscià è un capolavoro cinematografico del neorealismo italiano, diretto da Vittorio De Sica nel 1946 e prima pellicola ad aggiudicarsi il Premio Oscar al miglior film in lingua straniera. Il titolo fa riferimento agli sciuscià, ossia ai lustrascarpe: quei bambini che nel dopoguerra dovevano raccimolare in tutti modi qualche spicciolo per poter sopravvivere. Lo facevano a Via Veneto, lustrando le scarpe a soldati e uomini di passaggio. Il protagonista, allora quindicenne e dal viso pulito e

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Il carcere di Sciuscià

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2018/02/26

Un capolavoro di Vittorio de Sica del 1946, il primo film straniero ad aggiudicarsi l'Oscar. Tratta tematiche legate ai bambini e alla difficile vita che sono costretti a portare avanti per sopravvivere al complicato dopoguerra. Sciuscià è un termine della lingua napoletana, ora in disuso, che deriva dall'inglese shoe-shine e sta ad indicare i lustrascarpe del dopoguerra. Alcuni di loro finiranno in carcere e le scene sono girate nel carcere minorile di San Michele a Ripa, sul Lungotevere di

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Una domenica per Ladri di Biciclette

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2018/02/26

Si svolge tutto di domenica il furto della bicicletta in Ladri di Biciclette, di Vittorio de Sica. Era il 1948. Roma era molto diversa, in parte distrutta ancora dalla guerra, in parte ancora non costruita. Qui siamo a Via Pietro da Cortona angolo Lungotevere Flaminio. Siamo vicini allo Stadio Flaminio, allora Stadio Nazionale ed unico a Roma. Quella domenica la partita era appena terminata e Antonio vorrebbe approfittare della confusione per sottrarre a sua volta una bici incustodita, ma viene

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Un ladro di biciclette in Via del Governo Vecchio

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2018/02/26

Inseguono il ladro della bicicletta, Antonio Ricci e il piccolo figlio Bruno. Arrivano quasi a prenderlo ma il quartiere lo difende e devono desistere. Si tratta del capolavoro di De Sica del 1948, Ladri di Biciclette. La via dove avviene l'inseguimento del ladro è Via del Governo Vecchio, nei pressi di piazza Navona, una piccola via del centro storico che ospita edifici e botteghe storiche e in cui oggi si trova anche un’alta concentrazione di ristoranti. La pellicola venne girata con un'ampia

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Il ladro di biciclette in chiesa

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2018/02/26

È la Chiesa di Santi Nereo e Achilleo, situata vicino alle Terme di Caracalla, il luogo che Vittorio De Sica, in Ladri di Biciclette, elegge come nascondiglio del vecchietto che forse ha rubato la bicicletta ad Antonio Ricci. La pellicola è ambientata nella Roma del secondo dopoguerra e ha come protagonista un povero uomo derubato dalla bicicletta, che deve quindi trovarne subito un'altra per poter andare al lavoro appena trovato come attacchino. Il film è del 1948 ed è tuttora considerato un

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Ladri di Biciclette in Piazza dei Mercanti

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2018/02/26

Il piccolo Bruno non ce la fa più e mentre insegue con il padre Antonio, il presunto ladro di biciclette, si deve fermare a fare pipì contro un muro. La scena si svolge in Piazza dei Mercanti. C'è tutto il neorealismo del dopoguerra in questi ritratti meravigliosamente resi cinema da Vittorio de Sica, in Ladri di Biciclette.

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Il mercato delle biciclette a Piazza Vittorio

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2018/02/26

Antonio Ricci e il figlio Bruno, sotto una pioggia scrosciante, cercano disperatamente la bicicletta rubata ad Antonio. Si recano anche a PIazza Vittorio, dove nel 1948 si vendevano biciclette e ricambi vari, poi spostati a Porta Portese. Stiamo parlando di una sequenza del film Ladri di Biciclette, capolavoro del neorealismo italiano, prodotto e in parte sceneggiato da Vittorio De Sica. La pellicola è ambientata nella Roma del secondo dopoguerra e vede un povero uomo derubato dalla propria

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Al Ladro!

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2018/02/26

È disperato Antonio Ricci, il protagonista di Ladri di Biciclette, quando gli rubano il suo mezzo a due ruote indispensabile per il suo lavoro di attacchino comunale. Il film è il masterpiece del neorealismo italiano, Ladri di Biciclette, di Vittorio De Sica e girato con tanti non professionisti. Era il 1948 e Roma era distrutta dalla seconda guerra mondiale.

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Il muro di Ladri di Biciclette in Via della Pinciana

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2018/02/26

Antonio Ricci è il protagonista di Ladri di Biciclette, uno dei capolavori del neorealismo cinematografico italiano del dopoguerra, prodotto e in parte sceneggiato da Vittorio De Sica nel 1948. Antonio ha appena trovato un lavoro come attacchino e la sua bicicletta è un mezzo davvero fondamentale per potersi recare al lavoro. Il furto della bicicletta sarà allora fonte di grande agitazione e il protagonista farà davvero di tutto per poterla ritrovare. In una sequenza del film vediamo Antonio intento

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Attacchino Comunale in Via di Montecatini

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2018/02/26

In Ladri di Biciclette, capolavoro del neorealismo cinematografico italiano del 1948, ci sono diverse zone di Roma che oggi sono ormai sparite o del tutto cambiate. Non è così per Via di Montecatini angolo Via del Corso, dove il ristorante Il Falchetto, indicato tra le Botteghe Storiche, c'è ancora, anche se ora è indubbiamente molto cambiato e rinnovato. Vittorio De Sica, produttore e in parte sceneggiatore del film, lo aveva scelto come location per ambientare l'ufficio comunale dove il

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La casa di un attacchìno in Via di Val Melaina

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2018/02/26

Ladri di bicicletta è una pellicola del 1948, prodotta da Vittorio De Sica e liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Luigi Bartolini del 1946. Un pover’uomo ha appena trovato un lavoro come attacchino presso il comune e per recarsi sul posto è per lui davvero fondamentale la sua bicicletta. L'apparente tranquillità appena trovata verrà però stravolta dal furto del mezzo che Antonio dovrà in tutti i modi recuperare per potersi recare a lavoro. Nella pellicola la povera famiglia del protagonista

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