Ci sono musicisti che ad un certo punto della loro carriera - per ragioni artistiche, politiche o religiose - hanno deciso di cambiare nome e musica, e non sempre la scelta è stata accolta con favore da pubblico o critica. Una storia di “rebranding”, dai Jefferson Airplanea Prince, da Cat Stevens aTerence Trent D'Arbye molti altri.
L'immaginifica storia dei billboard, gli enormi cartelloni pubblicitari stradali, omaggiati anche nel video di “Angry”, il singolo dei Rolling Stones. Dai Doors, che li utilizzarono per primi, a quelli “seriali” di Cat Stevens o “senza testa” dei Beatles, ecco come sono diventati uno dei veicoli promozionali più rilevanti in ambito pop e rock.
Un assaggio del mio posto nel mondoCrediti musicali: When I Was A Boy by Tokyo Music Walker | https://soundcloud.com/user-356546060 Music promoted by https://www.chosic.com/free-music/all/ Creative Commons CC BY 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by/3.0/ Missing You by Purrple Cat | https://purrplecat.com/ Music promoted by https://www.chosic.com/free-music/all/ Creative Commons CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/
Quattro chiacchiere con Livio Gambarini, scrittore, docente e writing coach, riguardo alle tecniche narrative, ovvero a ciò che fa funzionare una storia.Su Rotte Narrative potete trovare il materiale pubblicato da Livio Gambarini riguardo a scrittura e tecniche narrative: https://www.youtube.com/c/RotteNarrativeIl sito di Rotte Narrative è https://www.rottenarrative.it/A "Eternal War" ho dedicato un vecchio episodio: https://youtu.be/vb6uzzsbxZQErrata: l'autore di "Save the cat" è Blake Snyder.
In questa puntata parliamo di un piccolo gioiello del fantastico calato in una New York abitata da forze oscure e ancestrali: "Il bacio della pantera" (Cat People) del 1942 uno storico film in bianco e nero prodotto da Val Lewton e diretto da Jacques Tourneur, del suo seguito: "Il giardino delle streghe" (The Curse of the Cat People) di Robert Wise e del remake del 1982 diretto da Paul Schrader. In compagnia di Massimiliano Bolcioni analizziamo il mito della donna felino più pericolosa del cinema